Da non perdere sabato 28 novembre alle ore 17 la “Disputa dell’Ulivo“: il caso giudiziario tra il Comune di Trevi e il Comune di Giano dell’Umbria, sulla diatriba degli ulivi millenari; si cercherà di capire quale dei due ulivi fra quello di Trevi e di Giano dell’Umbria è il più vecchio. Il Comune di Trevi sarà assistito dalla coppia di legali Domenico Benedetti Valentini e Valentino Brizi, mentre in difesa del Comune di Giano dell’Umbria scenderanno in campo gli avvocati Giovanni Picuti e Carlo Cambi. L’ardua sentenza spetterà al giudice Michele Renzo, dopo divertenti dibattiti e colpi di scena.
Quale dei due millenari ulivi di Giano dell’Umbria e di Trevi è il più vecchio? Quello dedicato a Sant’Emiliano patrono di Trevi o l’altro dedicato a San Felice di Giano dell’Umbria?Un quesito assolutamente da risolvere perché i due comuni interessati, appunto Trevi e Giano dell’Umbria, si contendono da tempo l’illustre primato. Per risolvere l’annoso problema i due enti locali sono “ricorsi a giudizio.” La “diatriba” diventa così oggetto di una originale iniziativa messa in scena in occasione dell’ottobre trevano che si terrà sabato 24 p.v. alle ore 17 nella sala consiliare del Comune di Trevi. Sarà il giudice Fausto Cardella a dare il responso finale dopo ampio dibattito che si preannuncia ricco di colpi di scena. Già da tempo gli avvocati di parte stanno studiando le carte , i documenti storici , le relazioni scientifiche per dibattere il problema. Il Comune di Trevi sarà assistito dalla coppia di legali Domenico Benedetti Valentini e Valentino Brizi, mentre in difesa del Comune di Giano dell’Umbria scenderanno in campo gli avvocati Giovanni Picuti e Donatella Tesei. In attesa dell’ardua sentenza, la cittadinanza è invitata a partecipare.
L’ulivo di Macciano, fruttifero e venerato dalla popolazione, ha dalla sua un ambiente incontaminato (e sotto le cure della famiglia Pompili) e da tempo immemorabile il suo olio é fonte di vita, viene utilizzato per le lampade votive e quale medicamento in molte affezioni e patologie. “Un ulivo femmina” – lo ha definito un difensore. Una “magna mater” della comunità. Al cui tronco si appoggiò lo stesso Francesco d’Assisi, dice la tradizione. Che questo ulivo sia praticamente adorato lo dimostra il fatto che nemmeno nelle galaverne e nelle gelate più devastanti, come nel 1956, nessuno abbia mai pensato di “capitozzarlo”, nell’attesa, come é sempre avvenuto, che tornasse a dare i suoi frutti. Insomma: l’uno e l’altro, al di là dell’età secolare che li accomuna, rappresentano due belle icone del cuore verde dell’Umbria e della sua anima.
UN BRAND TERRITORIALE PER GIANO DELL’UMBRIA:
GENESI E REALIZZAZIONE
E’ stata promossa la realizzazione di un bozzetto per sviluppare un logo del territorio di Giano dell’Umbria presso la scuola Media statale di Bastardo.
L’iniziativa di C.S.A. in collaborazione con l’insegnante Prof.ssa M. Trabalza delle Classi I, II III A/B , ha prodotto una serie di interessanti lavori grafici, tutti meritevoli di lode. Tra questi è stato selezionato il disegno sopra riprodotto dell’alunna Erica Graziani.
Gli alunni partecipanti:
- Aissaoui Mario
- Antinori Gaia
- Azizi Flora
- Di Domenico Giada
- Dominici Lavinia
- Favaroli Martina
- Florian David
- Gasparri Giulia
- Gherghel Caterina
- Mannaioli Vanessa
- Moretti Alessia
- Tafoska Elisabetta
- Tordoni Veronica
E’ stato quindi sviluppato il Brand territoriale sulla del bozzetto selezionato, da cui si evince la peculiarità dell’Ulivo millenario di Macciano nel contesto paesaggistico con sullo sfondo il castello di Giano con le sue emergenze (Campanile e Edificio comunale) sullo sfondo il profilo dei monti Martani. I colori prescelti sono quelli dell’olio e dell’ulivo
GRAPHIC DESIGN CARLO BIZZARRI