L’assetto orografico generale è quello di una dorsale che, osservata in pianta, presenta una larghezza (16 km circa) inferiore a metà della lunghezza (36 km circa) ed un orientamento in senso appenninico ovvero in direzione NO-SE nel settore centro-settentrionale e N-S in quello meridionale. Lungo il crinale si distinguono alcune cime isolate fra cui le più importanti sono: Monte Torre Maggiore (1.121 m); Monte Martano (1.094 m); Monte Forzano (1.086 m); Monte Torricella (1.054 m); Capoccia Pelata (1.054 m); Cima Panco (1.013 m).
Nel complesso la morfologia del nostro rilievo risulta direttamente influenzata dai lineamenti strutturali quali la presenza di pieghe e faglie, dalla giacitura e litologia degli strati; con conseguente erosione selettiva, che ha operato con efficacia diversa su rocce più o meno resistenti.
Con tali presupposti è possibile comprendere la marcata asimmetria fra il versante occidentale e quello orientale. Il primo, infatti, è caratterizzato da una morfologia ripida da attribuire alla presenza di rocce calcaree molto resistenti e agli intensi fenomeni disgiuntivi. Ad oriente, invece, si rilevano forme più addolcite, sia per la minore intensità dei processi tettonici sia per la presenza di termini calcarei e calcareo-marnosi facilmente erodibili, disposti a franapoggio. I Martani sono ricchi di grotte e doline, fenomeni carsici originati dall’erosione dell’acqua, tra cui l’esempio di maggiore interesse è rappresentato dal Fosso di Pozzale. La stessa acqua, a valle, alimenta numerose sorgenti alcune anche imbottigliate come la Sangemini, la Fabia, l’Amerino, la Sanfaustino e la Furapane.